Le vicende venute alla luce in queste settimane con le inchieste sulla mafia a Roma sono molto gravi e i danni nei confronti della città sono enormi. Questa mattina ai microfoni di Radio Città Futura ho cercato di fare un punto della situazione condividendo, in giorni ancora frenetici, il lavoro avviato tempestivamente per far fronte a quanto emerso.
Con il massimo rispetto per il lavoro che gli inquirenti e la magistratura stanno portando avanti, per avere un quadro chiaro ed esaustivo delle azioni e delle responsabilità e assicurando loro il massimo della nostra collaborazione per approfondire eventuali responsabilità anche a tutela di chi potrebbe risultare estraneo ai fatti, l'azione dell'Amministrazione deve continuare per assicurare alla città i servizi necessari e l'azione di contrasto a quanto emerso. Deve continuare perché la buona amministrazione è il modo migliore per arginare questo criminale "mondo di mezzo" , dove tutto si rimescola: affari, criminalità, interessi privati.
Rifiuti e verde tra gli interessi più ambiti dalle mafie
Nelle mille e centoventitré pagine, fitte di intercettazioni telefoniche e ambientali, emergono interessi verso diversi settori dell'amministrazione tra i quali la gestione dei rifiuti e la gestione del verde. L'Ama è stata chiamata direttamente in causa e, come primissima azione, il presidente Fortini ha sospeso le persone raggiunte da provvedimento di custodia e destinato ad altro incarico tutte le persone coinvolte nell'indagine. Il CDA di Ama ha inoltre proceduto alla nomina di un nuovo direttore generale.
L'Ama è una società fatta da lavoratori, persone serie e oneste che meritano di essere distinte da chi si è macchiato di reati contro la città, eliminando ogni opacità e mettendo tutti nelle condizioni di lavorare con estrema trasparenza. Il nuovo CDA aveva già dato una prima risposta allo scandalo "parentopoli" con l'allontanamento di alcuni tra i dirigenti coinvolti e la scorsa settimana, dopo i fatti accaduti, abbiamo confermato al presidente Fortini il mandato di continuare a fare pulizia nell'azienda, ripristinando la completa funzionalità.
Per quanto riguarda la gestione del verde, le indagini portano alla luce trame disoneste anche all'interno della macchina amministrativa. In questi mesi, senza alcun sospetto su possibili sodalizi criminali, ho più volte segnalato, anche con atti formali, l'eccessiva concentrazione di ruoli e funzioni, chiedendone la ripartizione e la necessaria rotazione dei dirigenti all'interno del Dipartimento. Oggi si capisce quanto questi provvedimenti siano necessari.
In via di autotutela dell'Amministrazione abbiamo dato disposizione di sospendere tutte le gare in corso per i servizi del verde in attesa delle eventuali e ulteriori determinazioni dell'Autorità Nazionale Anticorruzione e della Prefettura. Questo produrrà inevitabilmente dei problemi. La conseguenza più probabile sarà che il servizio della manutenzione ordinaria del verde e delle potature, nei primi mesi del prossimo anno, potrebbe subire dei ritardi. Ma è importante oggi rimuovere ogni opacità, valutando ogni singola procedura con gli esperti dell'anticorruzione, per eliminare ogni sospetto e rafforzare l'opera di opposizione al malaffare.
Lavoriamo per la trasparenza e il rispetto delle regole
La giunta Marino, come emerge dalle intercettazioni, è stata scomoda fin dall'inizio e ha fatto da argine al malaffare agevolando la trasparenza e la collaborazione con le forze dell'ordine e bloccando i tentativi di un'organizzazione mafiosa trasversale, che ha fatto affari per anni, di condizionare anche il nostro lavoro.
Si legge, nelle intercettazioni, di vani tentativi per condizionare me e il mio operato e del muro che questi abbiano incontrato. Per quanto mi riguarda, anche se scossa dall'accaduto, mi sento ancora più motivata ad andare avanti, contro questi sistemi opachi, e per fugare ogni sospetto ho già chiesto di destinare ad altro incarico tutte le persone in qualunque modo coinvolte, anche per dare loro la possibilità di difendersi nelle sedi opportune.
È il mio compito e intendo svolgerlo nel modo che mi è più consono, in perfetta trasparenza. Continuo a lavorare con lo spirito che ho sempre avuto, fin dal momento dell'accettazione dell'incarico. Quando si amministra la cosa pubblica, i beni pubblici, occorre fare molta attenzione, non lasciare spazio a possibili dubbi: non si può lasciare spazio a zone opache.
Io l'ho fatto come assessore, continuerò a farlo e, proprio per questo motivo, spero che vengano chiarite le responsabilità di chi ha perseguito fini e interessi diversi.
Intervista a Radio Città Futura
Ascolta il mio intervento alla trasmissione Le strade di Roma su Radio Città Futura (9 dicembre 2014).