Newsletter di Ottobre 2014

Newsletter di Ottobre 2014

Newsletter di Ottobre 2014

Carissime, carissimi,

in queste settimane Roma è stata il centro di diverse e importanti iniziative internazionali volte a promuovere politiche sostenibili, rafforzare la coesione fra cittadini europei e la condivisione delle scelte strategiche.

Innovare la "governance"

Roma Capitale rappresenta in questo momento un esempio dello sforzo che molte Capitali europee sostengono per innovare la propria governance. In primo luogo, per uscire dalle logiche dell’emergenza e della precarietà, rafforzando la capacità di governare i processi di trasformazione del territorio e intervenendo in modo da prevenire e ridurre i rischi prima che diventino situazioni di crisi. In secondo luogo, adottando modelli partecipati e innovativi per definire una progettualità di lungo respiro e di costante confronto con le realtà internazionali più simili.

Ne abbiamo discusso con efficace collaborazione il primo ottobre in Campidoglio, con i sindaci delle Capitali europee e, nei giorni successivi, ospitando l'Assemblea del Coordinamento delle Agende 21 Locali, la rete di confronto e programmazione per le politiche ambientali su sostenibilità e modelli di sviluppo, open-governance, resilienza e partecipazione.

Il ruolo dell'ambiente

In questo contesto è molto importante porre al centro dell'agenda di governo le tematiche ambientali, come siamo impegnati a fare, lanciando la sfida per una Pubblica Amministrazione a "impatto zero".

Lo abbiamo sottolineato con forza collaborando alla realizzazione del Forum internazionale per gli acquisti verdi, il più grande appuntamento italiano per programmare e innovare gli acquisti pubblici in vista di economie responsabili, e siamo impegnati a realizzarlo approfittando delle opportunità internazionali, come i progetti per 100 RC (100 Resilient Cities), il C40 (Climate Leadership Group), un'attiva partecipazione a ICLEI (Local Governments for Sustainability), e valorizzando il patrimonio di collaborazione del nostro tessuto sociale.

È un impegno per restituire bellezza, forza e prestigio a Roma, rilanciadone il ruolo-guida nel contesto europeo.

Roma cambia e guarda avanti

Proprio dall'Europa, a un anno dalla chiusura definitiva della discarica di Malagrotta, arriva l'ennesimo segnale che rafforza le nostre scelte in materia di gestione dei rifiuti. Il 15 ottobre, con sentenza della Corte di Giustizia UE n. C-323/13, l'Italia è stata condannata perché alla data del primo agosto 2012 diverse discariche del Lazio, tra cui Malagrotta, e la situazione generale in Regione non erano conformi alle direttive europee sul trattamento dei rifiuti.

L'indagine della Commissione, inizialmente focalizzata su Malagrotta, era cominciata nel 2009 per smascherare un sistema basato sulla "logica del rifiuto" (trattato poco o male) da collocare esclusivamente a discarica.

Oggi Roma percorre altri binari: quelli della raccolta differenziata dei materiali, del recupero e del riciclo, con un residuo da destinare in discarica in costante diminuzione. Oggi non un solo grammo di rifiuti è destinato in discarica senza prima essere selezionato, triturato, stabilizzato e senza prima attraversare tutti i processi (inclusa la cernita) che ne modificano le caratteristiche allo scopo di ridurne il volume o la natura pericolosa, di facilitarne il trasporto o favorirne il recupero.

Un radicale cambio di prospettiva e di strategia che si rafforza in questi giorni con l'avvio del nuovo modello di raccolta differenziata in ulteriori tre Municipi della città.

Oggi la raccolta differenziata dei materiali a Roma è una realtà che ha sfiorato il 40% a fine 2013 ed è proiettata verso il 50% quando, da fine anno, oltre 1 milione e 800 mila persone saranno servite dal nuovo modello di raccolta e 725 mila romani dal servizio "porta a porta".

Oggi a Roma la sostenibilità e l'attenzione per il proprio ambiente di vita non sono solo una moda, ma un valore.

Close