La SERR 2015 e i risultati di Roma

La SERR 2015 e i risultati di Roma

La SERR 2015 e i risultati di Roma

Non stampare le molte e-mail che riceviamo, ma leggerle direttamente dal pc, dal tablet, dal nostro smartphone. Scegliere di acquistare un’auto per usufruire solo del “servizio” grazie alle possibilità di car sharing. Riparare un oggetto invece di sostituirlo, oppure mettere a disposizione di chi può averne bisogno qualcosa che a noi non serve più.

Queste sono alcune delle pratiche quotidiane che la Rete e le nuove tecnologie, oltre che il buonsenso, ci mettono a disposizione per ridurre la quantità di rifiuti che ciascuno di noi produce.

La dematerializzazione

La Settimana europea per la riduzione dei rifiuti di quest’anno si focalizza proprio su questo. “Fare di più con meno”, puntando con la dematerializzazione, tema scelto per il 2015, soprattutto su riduzione e riuso. La SERR è un'importantissima campagna di informazione e sensibilizzazione dei cittadini europei circa l’impatto della produzione di rifiuti sull’ambiente.

In Italia l'attenzione nei confronti dell'ambiente e della corretta gestione dei rifiuti sta crescendo, tanto che anche quest’anno sono moltissime le “azioni” (gli impegni registrati sul sito dell'iniziativa) che pubbliche amministrazioni (42,5%), imprese (13%), associazioni (27%), scuole e cittadini (8%) hanno iscritto alla settimana.

Roma, con il cambiamento del ciclo dei rifiuti iniziato in questi due anni e mezzo, sta inoltre, puntando sulla terza, importantissima, “R” della piramide di gestione dei rifiuti, ovvero quella che rappresenta il riciclo.

Il Rapporto annuale sui rifiuti urbani

È di poche settimane fa la presentazione del Rapporto annuale sui rifiuti urbani a cura dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale, che fornisce i dati aggiornati all’anno 2014 sulla produzione, raccolta differenziata, gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio, compreso l’import/export, a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale.

Il rapporto è uno strumento fondamentale per avere informazioni sul settore: completo, redatto da un soggetto pubblico terzo e raccoglie, elabora e rappresenta i dati medi dell’intero anno di riferimento (solitamente quello precedente alla pubblicazione) a livello nazionale.

Roma e le grandi città italiane

I dati su Roma raccontano il lavoro dei primi due anni di cambiamento, citati anche durante la presentazione del rapporto presso l’Auditorium del Ministero dell’Ambiente lo scorso 29 ottobre come esempio di percorso virtuoso che la Capitale ha intrapreso verso l’aumento della raccolta differenziata e quindi verso il riciclo di materia e la riduzione dei rifiuti che vengono smaltiti in discarica o negli inceneritori.

Utile guardare anche i confronti con le altre grandi città del paese.

I dati Ispra descrivono esattamente quello che, in questi anni, è avvenuto nel ciclo dei rifiuti nella nostra città e che abbiamo raccontato anche attraverso nuovi e importanti strumenti come l’Anagrafe dei Rifiuti, consultabile online sul sito del Comune di Roma (esiste una differenza di circa due punti tra le percentuali riportate dall'Ispra e quelle registrate nell'Anagrafe comunale: la metodologia di raccolta dei dati ISPRA non tiene conto delle "terre di spazzamento" e "dei rifiuti inerti", due categorie che rientrano invece tra le voci dell'Anagrafe e che AMA manda a riciclo).

Roma motore del cambiamento

Il percorso avviato dalla Capitale ha portato anche l'ex Provincia di Roma, oggi Area Metropolitana, e la Regione Lazio a migliorare complessivamente le proprie performance in termini di aumento della raccolta differenziata. All'indirizzo web del Catasto Rifiuti di Ispra è possibile consultare i dati relativi a ogni comune.

Il percorso avviato e perseguito con impegno dall’Amministrazione in questi due anni prosegue con l’estensione del nuovo modello di raccolta differenziata agli ultimi municipi proprio in questi mesi e fa ben sperare anche per i dati che verranno registrati per il 2015.

Un percorso che non può prescindere anche dall’impegno e dalla collaborazione dei cittadini che continuano a rispondere in maniera positiva, lo dimostrano i dati della SERR citati sopra, consapevoli che un ciclo dei rifiuti sostenibile comincia dalle nostre case ed è l’unico rimedio reale per la tutela dell’ambiente e per abbattere il bisogno di discariche e incenerimento.

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