Era il 23 settembre 2015 quando l’Aula Giulio Cesare votata un importante provvedimento per il futuro della città: le linee guida per il nuovo contratto di servizio AMA. Da quella votazione, frutto del lavoro avviato da me nel 2014 e che ha visto lavorare a stretto contatto, per oltre un anno, il Dipartimento Ambiente, i Municipi e l’Aula Consiliare, si è arrivati venerdì scorso alla firma del nuovo contratto di servizio tra l’azienda e Roma Capitale. Il precedente contratto, obsoleto e tarato su un sistema di gestione di rifiuti oramai sorpassato nella Capitale, era del 2004 prorogato di anno in anno fino al 2015.
Nel nuovo contratto di servizio si ritrova tutto l’impegno che la precedente amministrazione e il PD hanno messo nel cambiare il ciclo dei rifiuti romani.
Le novità più caratterizzanti riguardano soprattutto 4 punti:
- Decentramento - carte municipali che declinano il servizio per ogni municipio
- Efficienza dei servizi - sistema informativo gestionale dei servizi erogati
- Aumento delle verifiche - gps sui mezzi con una reportistica puntuale sull’andamento dei servizi
(Questi ultimi due punti, resi possibili grazie all’attivazione del sistema di controllo sui veicoli aziendali, attuato dai vertici AMA durante la precedente amministrazione) - Incremento del sistema sanzionatorio.
Oggi il ciclo dei rifiuti a Roma può essere più moderno e sostenibile anche grazie a questi provvedimenti, che danno corso al cambiamento intrapreso dalla precedente Giunta e che, come Assessore all’Ambiente, ho voluto fortemente.
La chiusura della discarica di Malagrotta, l’avvio del progetto eco-distretti, la riorganizzazione e aumento dell’efficienza del lavoro di AMA, ed ora questo contratto di servizio più moderno e fortemente decentrato sui municipi.
La gestione dei rifiuti e dello spazzamento a Roma presenta ancora punti critici, ma ora occorre che non si torni indietro e che la città abbia la possibilità di cambiare e migliorare nella direzione già tracciata.