30 settembre 2013: la discarica di Malagrotta ha chiuso per sempre i cancelli. La più grande discarica d'Europa, da oggi, non sarà più l'orizzonte delle politiche ambientali e per la gestione dei rifiuti della Capitale. E con la discarica, l'esperienza e il modo stesso di concepire i rifiuti come un problema da sotterrare in una buca si chiudono per sempre. Oggi si apre una nuova pagina per Roma, un nuovo modo di considerare i rifiuti una risorsa per l'ambiente, per l'industria, per le tasche di tutti.
Il racconto
Quando ho accettato l’incarico come Assessore sapevo che il tema dei rifiuti sarebbe stato quello più urgente, un nodo cruciale, da trattare immediatamente. Ero altrettanto consapevole, però, di voler lavorare per il futuro, oltre l’emergenza, costruendo un modello sostenibile basato sulla riduzione dei rifiuti, sul recupero e sul riciclo attraverso la raccolta differenziata. La giunta si è insediata il 27 giugno promettendo che Malagrotta non avrebbe avuto proroghe oltre la data di chiusura fissata per il 30 settembre.
Oggi viviamo un passaggio epocale, la discarica chiude e chiederemo che venga avviato quanto prima il processo di "capping" con il quale la discarica verrà ricoperta e tra qualche anno permetterà di far sorgere un parco alberato sopra la vecchia distesa di rifiuti.
Il nostro impegno
L’impegno dell’amministrazione, e il mio personale, dei prossimi mesi riguarderà anche altri due aspetti fondamentali: da una parte l’avvio di una discussione sul merito e sulla concreta fattibilità della proposta ‘Rifiuti Zero’ , che mira a una drastica riduzione dei rifiuti prodotti, anche immaginando un impegno a livello nazionale per la riduzione degli imballaggi.
Dall’altra l’impegno, in termini di trasparenza e pubblicità, come già sollecitato da alcune proposte presentate in Consiglio Comunale, dei monitoraggi avviati su tutto il ciclo dei rifiuti (dalle quantità raccolte, differenziate e trattate, alle indagini legate alla tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente).
L’invito che vorrei rivolgere a tutti, quindi, è quello di cogliere i segnali di cambiamento, continuare a collaborare con il proprio impegno personale e quotidiano nell’applicazione di buone pratiche, segnalando all’Amministrazione criticità ed eventuali suggerimenti.
#ARomasipuò, e noi lo stiamo facendo.