Rifiuti: la direzione è quella giusta

Rifiuti: la direzione è quella giusta

Rifiuti: la direzione è quella giusta

Quale direzione abbiamo impresso alla gestione dei rifiuti di Roma Capitale in questo anno di lavoro? Dopo anni di proroghe e procedure di infrazione per l'Italia (a marzo 2013 la Commissione europea ha deferito l'Italia alla Corte di Giustizia dell'Unione europea per non aver rispettato le prescrizioni della legislazione UE in materia di rifiuti), Roma ha deciso di chiudere l’era della discarica di Malagrotta. Abbiamo così avviato, finalmente, la necessaria (seppur complicata) rivoluzione del sistema di gestione dei rifiuti nella nostra città:

  • da discarica + termovalorizzazione
  • a differenziata + riciclo e riuso delle materie prime seconde.

A che punto stiamo

Il 2012 si era chiuso con una percentuale annua di raccolta differenziata del 25,66% e un dato puntuale raggiunto a fine 2012 vicino al 30%. Con l'impulso dato alla comunicazione e soprattutto con l'avvio, a partire da giugno 2013, del nuovo modello di raccolta differenziata nei Municipi 1 (ex XVII), 6, 9, 11 e 13, siamo arrivati a fine dicembre 2013 al dato puntuale del 38,68% di raccolta differenziata. Una progressione impressionante se si pensa ai numeri delle persone coinvolte e alle difficoltà incontrate in questi mesi. La media europea è ferma al 39% e quella italiana al 36% ma con differenze enormi tra Stati e tra singole città.

I primi risultati

La percentuale raggiunta a fine 2013 del 38,68% di differenziazione dei materiali si è consolidata sul territorio di Roma Capitale, mentre tra i municipi con il nuovo sistema di raccolta la media generale sale fino al 50% con Municipi (come il 9) già sopra il 59% nei primi cinque mesi del 2014. In tutti i Municipi in cui è stato avviato il nuovo modello di raccolta a 5 frazioni (in parte porta a porta, in parte stradale) la parte differenziata è aumentata sensibilmente: un incremento medio del 22%.

Sono percentuali importanti che coinvolgono quasi un milione di cittadini romani impegnati a cambiare velocemente le proprie abitudini. Un esempio chiaro è l'attenzione alla frazione organica e all'umido: durante il 2013 Ama ha raccolto in maniera differenziata e avviato a recupero 66.726 tonnellate di scarti alimentari e organici. Si tratta di un quantitativo che ha pesato per il 12,2% sul dato complessivo della raccolta differenziata del 2013. Nei primi 6 mesi del 2014 Ama ha già raccolto e avviato a recupero oltre 55 mila tonnellate di scarti alimentari e organici (circa 2.400 tonnellate a settimana), quasi la stessa quantità raccolta in tutto il 2013. Nell'infografica sotto qualche dato che mette a confronto per i primi cinque Municipi serviti dal nuovo sistema di raccolta: i dati registrati prima dell'attivazione del nuovo modello e i dati medi registrati nei primi mesi del 2014.

La sfida

Oggi Roma può fare la differenza, con l'avvio tra giugno e dicembre 2014 di altri 5 municipi si prospetta il raggiungimento del 50% previsto dal Patto Per Roma e a fine anno il nuovo modello di raccolta a 5 frazioni coinvolgerà quasi 2 milioni di cittadini romani.

Nuova sostenibilità economica e ambientale

Più differenziata significa meno pressione sugli impianti che trattano l'indifferenziata e quindi meno rischi per la raccolta e una città più pulita, ma soprattutto significa usufruire delle possibilità ambientali ed economiche del riciclo e delle "materie prime seconde".

Un solo dato: nel 2013 l'utilizzo di materia prima seconda ha consentito al nostro Paese di risparmiare circa 15 milioni di tep (tonnellate equivalenti di petrolio) di energia primaria (5 milioni solo grazie al riciclo urbano) e di tagliare le emissioni per circa 55 milioni le tonnellate di CO2 in ambiente. Puntando ad avere un sistema virtuoso, si lavora alle sinergie perché, grazie alla raccolta differenziata, si produca anche economia di filiera.

Due priorità saranno la costituzione-riorganizzazione e il rafforzamento dell'impiantistica di filiera che giustifichi, anche economicamente, lo sforzo ambientale della differenziazione dei materiali. Racconteremo, confrontandoci costantemente, questi passaggi perché ogni pratica che interessa la gestione dei rifiuti inizia nel privato delle nostre case: cittadini formati e informati sono i migliori alleati delle amministrazioni per avere una gestione della città più partecipata e un territorio "bene comune" di tutti!

Differenziate e partecipate le nostre scelte, le scelte di ciascuno di noi, fanno quotidianamente la differenza!

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