L'assemblea capitolina approva il Regolamento per gli orti urbani e i giardini condivisi: le aree individuate e destinate a orto o giardino condiviso saranno affidate a gruppi e associazioni in comodato d'uso gratuito, saranno le diverse realtà associative a suddividere gli appezzamenti in lotti più piccoli da destinare ai cittadini che ne faranno richiesta.
Un lavoro condiviso e partecipato
Sono molto contenta che sia arrivata in Aula questa delibera che racconta di un percorso di almeno due anni, fatto per costruire il regolamento degli orti urbani. Un percorso fatto insieme alle realtà ortiste che già sono presenti sul territorio.
Gli orti urbani, infatti, sono una realtà già esistente nella Capitale e rappresentano una forma di valorizzazione del territorio e un principio di sussidiarietà orizzontale sulla manutenzione del bene pubblico, ma soprattutto sono un esempio di inclusione della terra e dei suoi frutti nelle dinamiche cittadine, offrono spazi di socialità e nuovi modelli di autoproduzione ispirati a criteri biologici e OGM free.
I cittadini potranno accedere alla cura di piccoli fazzoletti di terra con la possibilità di consumare i prodotti derivanti dal loro lavoro. Gli ortisti si occuperanno della cura, della manutenzione e della pulizia dell'area e dovranno assicurare che le coltivazioni siano condotte con tecniche biologiche, senza l'utilizzo di prodotti contenenti OGM.
Il Regolamento fornisce dunque un quadro di riferimento per una realtà in grande crescita nelle metropoli di tutto il mondo, capace di costruire comunità e socialità.