#Ama2015: Roma cambia

#Ama2015: Roma cambia

#Ama2015: Roma cambia

AMA sta cambiando. Oggi possiamo elencare una serie di azioni che, grazie al nuovo management e alle linee guida dell'Amministrazione, delineano concretamente un volto nuovo per l’azienda.

Dalla lotta all'evasione al risanamento dell'azienda, dalla riorganizzazione del personale alle azioni per migliorare l'efficienza e la qualità dei servizi: AMA sta cambiando. È un fatto che continua a suscitare rabbia in chi vorrebbe che nulla cambiasse, ma i segnali sono tutti in controtendenza rispetto al passato, proprio come quell'1,5% della tariffa per la prima volta in diminuzione.

  • Riorganizzazione del personale

    Cominciamo con il fare un punto sul personale. Le prime decisioni sono arrivate subito dopo la nomina del presidente (nonché amministratore delegato, Daniele Fortini, riducendo il numero di componenti del CDA) e sono state all'insegna della trasparenza e dell'ottimizzazione:

    • pubblicazione dei curricula e dei compensi dei dirigenti online;
    • riduzione fino al 10% dei compensi dei dirigenti;
    • approvazione del piano anticorruzione;
    • piano per legare i compensi dei dirigenti al raggiungimento di obiettivi chiari e fissati in accordo con l'Amministrazione.

    C'era ancora altro da fare, subito, e anche l’arrivo del nuovo direttore generale, Alessandro Filippi, ha segnato un elemento di rottura e cambiamento rispetto al passato. Un management assessment ha fornito le basi per ridisegnare la dirigenza:

    • 7 dirigenti della "vecchia Ama" sono usciti dall'azienda rinnovando e snellendo il management (Ama ha 2 dirigenti ogni 1.000 dipendenti, contro la media nazionale di 5)
    • 2 nuovi dirigenti sono stati selezionati tra il personale interno laureato e competente e, non fa male sottolinearlo, con un'età media di 39 anni.
    In due anni il costo del management Ama è stato ridotto dell'11%.

    Per la prima volta in azienda, è stato introdotto il concetto di "job rotation": una garanzia per la trasparenza avviata già con la rotazione obbligatoria dei 50 capizona e in partenza con la rotazione periodica dei 300 capisquadra.

    Più disciplina aziendale. Non è solo il "fattore punizione" per chi non fa il proprio lavoro a essere importante, quando stare accanto alla maggioranza dei lavoratori che non imbroglia l'azienda e i cittadini e che con impegno e professionalità sta facendo rinascere Ama:

    • istituito un servizio ispettivo interno per verificare e diminuire il tasso di assenteismo dal lavoro (abbiamo trovato un assenteismo medio del 19%, oggi è inferiore al 15%);
    • aumentate le visite mediche di controllo (anche il sabato e nei giorni festivi);
    • aumentate le sanzioni disciplinari per assenza dal servizio e non corretto espletamento del lavoro (+40% di sanzioni nel primi 4 mesi del 2015);
    • licenziati 4 lavoratori (2 sorpresi a rubare, 2 a fare finta di accudire parenti malati mentre in realtà andavano in palestra o a lavorare in nero) e se le motivazioni della sentenza, che siamo in attesa di leggere, confermeranno i convincimenti che le assunzioni di Parentopoli sono state effettuate in modo illegale, quelle persone saranno licenziate.

    C'è ancora molto da fare, ma se le persone sono il primo vero patrimonio e motore di un'azienda, è motivando, qualificando e gratificando i lavoratori onesti che l'azienda risorge e fa bene la sua missione.

  • Trasparenza e ottimizzazione delle risorse

    Sul versante forniture e appalti, il lavoro fatto in questi due anni in Ama è ancor più rivoluzionario. In passato circa l'80% degli acquisti aziendali era effettuato con procedure e affidamenti diretti; oggi il dato è rovesciato e oltre l'80% degli acquisti aziendali viene svolto con procedure di gara a evidenza pubblica.

    Inoltre, alla luce delle economie svantaggiose emerse, Ama in questo periodo ha incontrato tutti i principali fornitori aziendali per discutere e rinegoziare le condizioni contrattuali ottenendo un risparmio sulle condizioni pregresse per circa 3 milioni di euro e sconti sulle prestazioni future di contratti in essere fino al 25%. Come è evidente non si tratta solo di un "cavillo" amministrativo o una cosa di poco conto per l'azienda e, di riflesso, per i cittadini romani.

    Un esempio: il contratto per la fornitura dei cassonetti.

    A seguito di un contratto, firmato nel 2011, in questi anni Ama ha speso circa 48 milioni di euro per il noleggio con formula "full service" e il posizionamento di 28 mila cassonetti (poco meno del 50% dei cassonetti presenti oggi sul territorio). Con la stessa cifra spesa in questi anni, Ama avrebbe potuto acquistare, al prezzo di mercato, circa 67 mila cassonetti nuovi, sostituendo così l'intero parco cassonetti in tutta Roma. L'acquisto diretto con la manutenzione interna avrebbe inoltre consentito di intervenire e riparare i cassonetti danneggiati esercitando un maggior controllo su un asset strategico per la raccolta dei rifiuti e la percezione di decoro cittadino.

    Ama ha dunque messo in moto tutte le azioni necessarie per recedere dal contratto di fornitura del 2011 ed è in corso di predisposizione la gara per il rinnovo di tutti i cassonetti sul territorio di Roma. Entro l'estate sarà pubblicata la gara e i primi cassonetti inizieranno a essere posizionati a inizio 2016 completando il rinnovo generale entro l'anno.

    Un secondo esempio: la gara per la raccolta differenziata non domestica.

    La logica di trasparenza e l'apertura al mercato sono inoltre fonte di risparmi notevoli per l'azienda e per i romani. La nuova gara per l'affidamento del servizio di raccolta differenziata "porta a porta" per le utenze non domestiche (bar, ristoranti, negozi ecc.) ha registrato 14 offerte rispetto alle 2 offerte che arrivavano in passato e, soprattutto, ha registrato una riduzione a base d'asta di circa il 30% rispetto ai costi attualmente sostenuti dall'azienda. Questo significa che Ama, e dunque i contribuenti romani, da domani pagheranno circa 100 euro in meno a tonnellata, con un risparmio di oltre 10 milioni di euro rispetto al passato e questo consentirà di duplicare il numero di utenze non domestiche servite con il sistema "porta a porta" che passeranno da 5 mila a 12 mila: la razionalizzazione economica offre la possibilità di incrementare e migliorare qualitativamente il servizio.

    La trasparenza e il rispetto delle regole consentono ciò che la corruzione e l'illegalità non potranno mai agevolare: il risparmio e il migliore impiego delle risorse disponibili.

  • Controlli e sanzioni contro ogni illecito

    Il risanamento economico e finanziario dell'azienda, tale da consentire a tutti i romani di pagare meno e avere un'azienda in attivo, passa per le importanti sfide su diversi fronti: anzitutto il contrasto all'evasione, il recupero della morosità e il sanzionamento dei comportamenti scorretti che ostacolano il grande lavoro messo in campo.

    Da gennaio 2015 per rendere più incisiva la lotta all'evasione e all'elusione, AMA ha avviato un censimento sperimentale delle utenze non domestiche (bar, ristoranti, locali ecc.) attraverso l'uso di tablet con tecnologia GIS (Geographic Information System). Il GIS è uno tra i sistemi più efficaci per poter archiviare i dati afferenti a un luogo, in modo che sia possibile integrarli tra loro, analizzarli ed elaborarli con facilità permettendone la condivisione e il dialogo con diverse banche dati. Grazie a questo tipo di verifiche incrociate è possibile individuare potenziali evasori che a spese dei cittadini onesti.

    Nei primi cinque mesi del 2015, grazie a verifiche incrociate con la banca dati dell'anagrafe di Roma Capitale (oltre 170 mila posizioni analizzate finora) e altre banche dati (controllate oltre 50 mila utenze commerciali, circa 1/3 del totale delle utenze commerciali registrate, con un livello di evasione riscontrata tra il 25% e il 30%), AMA ha individuato evasori per un valore di 8 milioni di euro (oltre due terzi dell’evasione recuperata in tutto il 2014). E in questi giorni è stato avviato un tavolo tecnico con ACEA per procedere con verifiche incrociate sui rispettivi archivi di dati.

    Un lavoro ad hoc è stato portato avanti con i cosiddetti "grandi morosi": oltre 100 milioni di euro sono in corso di contestazione e sono stati già recuperati oltre 3 milioni di euro di crediti pregressi (con un incremento di circa il 35% rispetto all'intero 2014).

    Intensificata anche l’attività sanzionatoria dei comportamenti scorretti che ostacolano la raccolta dei rifiuti e peggiorano il decoro. Trascorso il periodo di transizione da un modello a un altro in cui i cittadini devono avere la possibilità di conoscere e adattarsi ai cambiamenti, nei Municipi raggiunti dal nuovo modello le raccomandazioni e gli ammonimenti si sono via via trasformati in multe. Nei primi 5 mesi del 2015, gli agenti accertatori Ama hanno fatto complessivamente 5.542 multe (1.721 soltanto per veicoli in sosta davanti ai cassonetti) per infrazioni al Regolamento Comunale per la gestione dei rifiuti urbani: quasi il triplo delle sanzioni (2.190) fatte durante l’intero 2014.

  • Regole certe, servizi migliori

    In questi ultimi anni il servizio di pulizia delle strade è andato in sofferenza o a singhiozzo, in maniera molto disomogenea, su tutto il territorio cittadino, per questo motivo uno degli obiettivi che abbiamo chiesto di conseguire nel 2015 all'azienda è proprio quello di riorganizzare e migliorare i servizi di spazzamento e lavaggio delle strade. Un primo importante segno in questa direzione è stato quello di aver ripristinano e messo al lavoro 125 mezzi (revamping delle spazzatrici ferme in officina) con l'assegnazione a ciascun veicolo di itinerari e frequenze di servizio. Attualmente sono 1.000 gli itinerari pianificati con oltre 850 servizi di pulizia e lavaggio a settimana (oltre 500 km di strada spazzati al giorno che diventeranno 800 km entro l'anno), entro l'estate gli itinerari saranno online e liberamente consultabili con la possibilità di discutere con i Municipi eventuali modifiche e miglioramenti dei percorsi.

    Abbiamo chiesto ad AMA un incremento della produttività e, secondo le stime dell'azienda, sarà possibile avere un servizio nettamente migliore (con un incremento della produttività e dei volumi di servizio tra il 25 e il 40%). In questi mesi sarà dunque progressivamente potenziato il servizio di raccolta dei rifiuti, pulizia e spazzamento in tutta la città. Già aperti 7 giorni su 7, “h24”, gli impianti e gli stabilimenti di proprietà dell’azienda e, entro l'autunno, prima che abbia inizio il Giubileo straordinario, Roma avrà 10 mila nuovi cestoni gettacarte in più per i rifiuti, che saranno collocati soprattutto nelle periferie e nelle aree semicentrali della Capitale.

    Per razionalizzare ulteriormente il servizio e migliorarne l'impatto, si sperimenterà a breve un progetto GPS per il monitoraggio real time dei servizi erogati. In fase di implementazione, il progetto prevede la rilevazione satellitare, l'elaborazione e l'archiviazione di dati presso una sala operativa unificata per il monitoraggio in tempo reale dei servizi erogati sul territorio con la possibilità di conoscere i percorsi dei mezzi, i tempi e le quantità di rifiuti raccolti, i consumi e lo stato dei mezzi. Mentre sul versante del presidio e del controllo sul territorio, AMA in accordo con i Municipi è pronta a installare telecamere di videosorveglianza posizionate in punti sensibili, storicamente caratterizzati da fenomeni di abbandono dei rifiuti, per prevenire e scoraggiare la creazione di discariche abusive.

    #AMA2015: Roma cambia!

In sintesi

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